Giudiziaria

Assolto Paolo Cassola, ex direttore del Parco Nazionale del Circeo

Il tribunale di Latina ha emesso una sentenza di non luogo a procedere dopo l'abrogazione del reato di abuso d'ufficio

Assolto Paolo Cassola, ex direttore del Parco Nazionale del Circeo

Si conclude positivamente la vicenda giudiziaria di Paolo Cassola, ex Direttore del Parco Nazionale del Circeo. Oggi, presso il tribunale di Latina, il Giudice dell’udienza preliminare, dott.ssa Cortegiano, ha pronunciato una sentenza di non luogo a procedere, in seguito all’abrogazione della rilevanza penale del delitto di abuso d’ufficio (art. 323 c.p.). Le precedenti accuse, che avevano portato nel febbraio 2022 agli arresti domiciliari di Cassola, erano già decadute nel marzo dello stesso anno.

Dettagli dell’arresto e delle indagini

Era il 21 febbraio 2022 quando furono disposti gli arresti domiciliari per l’ex direttore del Parco del Circeo, a causa di presunti gravi indizi di colpevolezza. Tali indizi si basavano su un intenso lavoro di polizia giudiziaria, che ha incluso oltre 18.000 ore di intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche, oltre al sequestro di atti e documenti. Le indagini avevano ipotizzato il reato di “turbata libertà del procedimento di scelta del contraente” (art. 353 bis c.p.) “in concorso” (art.110 c.p.) con i titolari delle ditte coinvolte. Questo caso rappresentava il terzo filone dell’indagine condotta dalla procura di Latina, denominata ‘Dune’, che aveva portato all’emissione di misure cautelari anche per l’allora sindaca di Sabaudia e altri tecnici e amministratori.

Conclusione delle accuse

Con la sentenza di oggi, si chiude il capitolo delle accuse e delle polemiche riguardanti l’operato di Cassola, il quale, durante i cinque anni di gestione del Parco, aveva spesso sottolineato l’importanza della legalità. Paradossalmente, ciò emerge anche dalle stesse intercettazioni e dagli atti che hanno caratterizzato la sua attività, mirata, ad esempio, al “risanamento” delle criticità nella gestione del lungomare di Sabaudia. Questa situazione aveva portato a un attentato incendiario contro l’ente Parco del Circeo il 24 giugno 2019 e all’invio di 4 cartucce calibro 12 al comandante Rossi dell’ex corpo forestale, avviando così l’inchiesta ‘Dune’, dalla quale oggi Paolo Cassola esce prosciolto.