Fondo librario inaugurato

Inaugurato il fondo bibliotecario dedicato a Cesare Dall’Oglio con 2.800 volumi

Simonetta Imperia, assessore al Bilancio e all’Agricoltura, lo definisce "un prezioso patrimonio culturale".

Inaugurato il fondo bibliotecario dedicato a Cesare Dall’Oglio con 2.800 volumi

Il pomeriggio di sabato 8 novembre a Cori è stato dedicato a Cesare Dall’Oglio, figura di spicco e di grande spiritualità, noto per il suo attivismo come militante cattolico. Dalla Resistenza alle file della DC, passando per la Coldiretti, Dall’Oglio ha dedicato la sua vita al servizio degli ultimi, operando in politica, sindacato e sociale. Durante l’evento è stato inaugurato il suo fondo librario, composto da 2.800 volumi, che sarà accessibile a tutti. La famiglia, legata a Cori anche grazie a padre Paolo Dall’Oglio, gesuita e fondatore della comunità monastica di Deir Mar Musa, ha deciso di condividere con la città libri, carte private, riviste e pubblicazioni di Cesare Dall’Oglio. Simonetta Imperia, assessore al Bilancio e all’Agricoltura, ha affermato: “Un prezioso patrimonio culturale e umano che ora possiamo valorizzare, restituendoci la memoria di una figura fondamentale per la politica e per il mondo dell’agricoltura”.

Presentazione del libro

Successivamente, nella chiesa del SS. Salvatore, è stato presentato il libro “Cesare Dall’Oglio. Profezia e realismo storico. Scritti di apostolato civile ed ecclesiale”, curato da Cecilia Dall’Oglio, figlia di Cesare, e dallo storico Tiziano Torresi. Dopo i saluti di suor Deema Fayyad, il sindaco di Cori, Mauro De Lillis, ha messo in luce “lo spessore e la profondità cristiana di Cesare Dall’Oglio” e il suo impegno per i piccoli coltivatori diretti. Ha inoltre ricordato il suo contributo alla Riforma Agraria del 1950, che portò all’espropriazione di 700.000 ettari di terreni distribuiti a 100.000 famiglie. “Il legame tra Cori e la famiglia Dall’Oglio è nato molti anni fa, quando don Ottaviano Maurizi accolse padre Paolo. Con l’istituzione del fondo, vogliamo conservare la memoria di Cesare nella città che ha accolto Paolo”. L’incontro è stato moderato dal giornalista Marco Damilano, che ha sottolineato come Cesare Dall’Oglio rappresenti una testimonianza preziosa della generazione che ha contribuito a costruire la democrazia italiana.

Riflessioni e testimonianze

Padre Francesco Occhetta, autore della prefazione, ha ricordato come l’esperienza di prossimità vissuta da Dall’Oglio, condannato a morte dai tedeschi ma sopravvissuto, lo abbia segnato profondamente, portandolo a vivere “da risorto”. “Questi scritti testimoniano la sua dedizione agli altri attraverso l’impegno politico e sindacale”. Tiziano Torresi ha evidenziato “la fatica di chi sceglie di fare il bene anche quando non viene riconosciuto” e l’importanza del riscatto dei piccoli proprietari terrieri. L’incontro si è concluso con gli interventi di Michele Petochi, nipote di Cesare Dall’Oglio, e di padre Jihad Youssef della Comunità di Deir Mar Musa.

Tra i presenti, la signora Castelli, nipote di Alcide De Gasperi, don Enrico Scaccia, Vicario generale della diocesi di Latina, e Daniele Pili, presidente della Coldiretti della Provincia di Latina.