Il convegno

Cisterna, il convegno “Dal silenzio alla rete” per combattere la violenza di genere

Interventi significativi da parte delle autorità locali e della Polizia di Stato

Cisterna, il convegno “Dal silenzio alla rete” per combattere la violenza di genere

Questa mattina si è svolto il convegno “Dal silenzio alla rete”, organizzato dalla Consulta delle Donne del Comune di Cisterna, in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. L’evento ha visto una grande affluenza presso la Sala delle Statue del Palazzo dei Servizi, con la partecipazione delle assessore alle Pari Opportunità e Differenza di genere, Diritti LGBT+ e contrasto alle discriminazioni Maria Innamorato, del welfare e Servizi sociali Stefania Krilic, e dello sport Gaetana Capasso. Erano presenti anche il Commissario Capo di Polizia di Cisterna Valeria Morelli, l’Ispettore di Polizia Raffaele Del Prete, la Presidente della Consulta delle Donne Alessandra Pontecorvi, la psicologa e criminologa clinica Mariangela Peduto, oltre all’assessore Massimo Pompili e alle consigliere comunali Claudia Cori e Antonella Quattrocchi.

Interventi significativi

«Come Consulta delle Donne, ci impegniamo a garantire a ogni donna il diritto di sentirsi libera, protetta e rispettata – ha dichiarato Alessandra Pontecorvi – offrendo supporto e informazioni senza sostituirci mai alla sua voce o alle sue scelte. La sicurezza e l’autonomia sono diritti fondamentali. Per affrontare la violenza, è essenziale saperla riconoscere, sensibilizzare e fornire strumenti pratici».

Il Commissario Capo di Polizia di Cisterna, Valeria Morelli, ha enfatizzato l’importanza di prevenire e informare sul fenomeno della violenza di genere: «È cruciale far conoscere gli strumenti disponibili per aiutare le donne a uscire da situazioni di violenza. Alcuni strumenti preventivi, come l’ammonimento del Questore, sono ancora poco conosciuti, e le vittime devono sapere come accedervi».

Informazioni utili

In questo contesto, sono stati distribuiti opuscoli informativi della Polizia di Stato, tra cui il titolo “…questo non è amore”, accompagnato dallo slogan delle Forze dell’ordine per aiutare a distinguere una relazione sana dalla violenza, che può manifestarsi non solo fisicamente, ma anche psicologicamente. Le donne possono contattare la Rete nazionale antiviolenza al numero 1522.

«Le vittime di violenza spesso condividono un tragico destino: morire per mano del proprio compagno, tra le mura domestiche. Questo è un fenomeno inaccettabile in un Paese che, sebbene eccella in molti ambiti, fatica a superare retaggi culturali obsoleti. Rispetto al delitto d’onore e al matrimonio riparatore, aboliti solo nel 1981, e alla parità lavorativa raggiunta nel 2010, è evidente che le pene repressive da sole non bastano a trasformare il modello culturale. È responsabilità di tutti noi contribuire al cambiamento. La nostra Amministrazione ha attivato azioni concrete per contrastare la violenza di genere, collaborando con associazioni locali e forze dell’ordine per tutelare le donne vittime di violenza».