Un accordo per il futuro
“Con l’accordo vogliamo costruire un ponte stabile tra le nostre comunità. Sabaudia e Capraia e Limite condividono valori, visioni e un forte senso di appartenenza. Con la firma, tutte queste affinità diventano il motore di un percorso comune fatto di cultura, sport e crescita sociale. Un Patto concreto e non ideale, soprattutto per il legame che ci unisce con i canottieri. A Sabaudia, infatti, c’è una grossa tradizione remiera che ha visto campioni mondiali olimpici nel canottaggio, proprio come Capraia e Limite, che ha il circolo remiero più antico d’Italia”.
Queste le parole del sindaco di Sabaudia durante la cerimonia di siglatura del Patto di Amicizia.
Una tradizione condivisa
Nel corso degli anni, i canottieri di Sabaudia e Limite hanno condiviso sacrifici e pratiche, conquistando medaglie olimpiche e titoli internazionali. È emblematico il caso di Carboncini e Molea: il primo di Limite e il secondo di Sabaudia, che insieme hanno trionfato ai Giochi Olimpici.
Impegno umano e civico
“Firmare l’accordo rappresenta molto più di una semplice collaborazione istituzionale. È un impegno umano e civico. Crediamo fortemente nello scambio tra territori e nella capacità delle relazioni di generare nuove opportunità. La sigla del Patto è l’inizio di un cammino che ci vedrà uniti e protagonisti”, ha dichiarato il sindaco di Capraia e Limite, Alessandro Giunti, invitando i presenti a visitare il “suo” comune.
Rappresentanza istituzionale
Alla cerimonia erano presenti, oltre ai sindaci Mosca e Giunti, anche il consigliere comunale di Sabaudia, Massimo Mazzali, delegato allo sport, e l’assessore alle politiche sociali e della casa di Capraia e Limite, Rosanna Gallerini, insieme all’intera Amministrazione comunale di Sabaudia.
Presentazioni e cultura
Dopo gli interventi, sono stati proiettati brevi filmati di presentazione di Capraia e Limite e Sabaudia, pensati per far conoscere alle comunità i luoghi, le persone e le iniziative che rendono speciale ciascuna città.
Una serata di musica
La serata si è conclusa con un concerto del maestro Francesco Belli e del suo quartetto presso il Teatro Modelli della Guardia di Finanza.