Nuovo progetto culturale

Presentato il progetto delle Città di Fondazione dell’Agro Pontino e Romano

Riparte il Sistema culturale integrato delle Città di Fondazione dell’Agro Pontino e Romano

Presentato il progetto delle Città di Fondazione dell’Agro Pontino e Romano

Oggi pomeriggio, i rappresentanti delle città dell’Agro Pontino e Romano, caratterizzate dalle città nuove del Novecento, si sono riuniti presso il museo civico di Latina, dedicato a Duilio Cambellotti, per celebrare la nuova convenzione, aggiornata in conformità alle normative della Regione Lazio, che facilita l’accreditamento per le richieste di finanziamento. Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Latina, Matilde Celentano, il prefetto Vincenza Filippi (Commissario straordinario del Comune di Aprilia), il consigliere comunale Luigi Moratti (delegato del Sindaco di Colleferro), l’assessore Michele Ventriello (Guidonia Montecelio), l’assessore Alessandro Soria (Pomezia), il sindaco di Pontinia, Eligio Tombolillo, e il sindaco di Sabaudia, Alberto Mosca.

Il Sistema culturale integrato

“Istituito nel 2019, il Sistema culturale integrato delle Città di Fondazione dell’Agro Pontino e Romano”, ha dichiarato il sindaco Celentano, “rafforza la sua rete, composta da musei, biblioteche, archivi e istituti culturali delle città del Novecento nel Lazio. Il funzionamento a regime del Sistema delle città di Fondazione rappresenta un tassello fondamentale del progetto più ampio del Centenario, previsto dalla legge 130 del 2024, che arricchirà l’offerta culturale della nostra città e del nostro territorio.”

Il sindaco di Latina ha poi evidenziato come il Sistema culturale integrato permetterà “una gestione coordinata e partecipata delle offerte rivolte alla comunità, promuovendo azioni di valorizzazione del patrimonio artistico, sia materiale che immateriale, in una visione condivisa e contemporanea.”

Riconoscimenti e collaborazioni

“Il nostro modello”, ha continuato il sindaco Celentano, “ha suscitato un interesse culturale che va oltre i confini regionali, grazie alla peculiarità delle Città di Fondazione. Solo due settimane fa, l’assessore comunale all’Urbanistica Annalisa Muzio ha partecipato a un convegno su Edmondo Rossoni, rifondatore di Tresigallo, la città metafisica. Questo incontro non è stato casuale, ma rappresenta un collegamento culturale che abbiamo sviluppato a Latina in occasione del Festival dell’Architettura del Novecento, celebrato un anno fa, che ci ha portato nel Ferrarese per condividere un progetto finanziato dal Governo per la valorizzazione del territorio. In accordo con il sindaco di Tresignana, Mirko Perelli, abbiamo deciso di istituire un patto di amicizia tra le città caratterizzate dall’architettura razionalista, che si trovano in diverse aree del bacino mediterraneo e stimolano costantemente studi e ricerche. La nostra storia, che riflette le origini delle nostre comunità, merita di essere preservata e valorizzata attraverso una rete comune.”

Il sindaco Celentano ha poi annunciato la costituzione, ieri sera, della Fondazione Latina 2032, che gestirà i fondi assegnati a Latina per il Centenario: “Nell’atto che abbiamo firmato con gli altri soci fondatori, viene sottolineato chiaramente il valore delle Città di Fondazione.”

Nuove progettualità

Durante l’evento di oggi, Antonia Lo Rillo, direttrice del museo e coordinatrice del Sistema culturale integrato, ha presentato un nuovo progetto per il quale è stata recentemente presentata una richiesta di finanziamento. Questo progetto prevede, in particolare, l’aggiornamento del portale web del Sistema, la realizzazione di corsi di formazione per tutti i professionisti coinvolti delle sette municipalità e l’elaborazione di una pubblicazione scientifica del Sistema.

L’incontro di oggi ha visto anche le relazioni di Maria Grazia D’Amelio, professore ordinario di Storia dell’Architettura e dell’Arte, e Lorenzo Grieco, professore aggregato di Storia dell’Architettura, dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, sul tema “Reti di memorie e patrimoni storico-artistici, studi e prospettive di ricerca per le Città di Fondazione del Lazio”. Questa sinergia nasce dall’accordo di collaborazione tra il Museo Cambellotti e l’Ateneo, siglato ad aprile di quest’anno.