Il Tribunale di Roma ha annullato il divieto temporaneo di esercitare la professione forense per l’avvocato Francesco Vasaturo, del Foro di Latina, precedentemente sospeso per due mesi.
Vasaturo era coinvolto in un’inchiesta su una presunta tentata estorsione, aggravata dall’uso di metodo mafioso, ai danni dei dipendenti del ristorante “Giovannino” a Latina, attualmente in amministrazione giudiziaria.
Secondo l’accusa, il 18 marzo 2025, l’avvocato sarebbe stato presente a un incontro presso un bar di Via Cavour, insieme ad Antonio Fusco, noto come “Zì Marcello”, Mirella Salvadori e uno chef della zona, con l’intento di organizzare un’azione di disturbo nei confronti dell’amministratrice giudiziaria.
Tuttavia, la difesa ha sempre sostenuto l’estraneità di Vasaturo ai fatti contestati. Durante l’interrogatorio del 27 novembre scorso, l’avvocato ha fornito una ricostruzione dettagliata del suo alibi, supportata da prove concrete che dimostrano la sua presenza in altri luoghi al momento dell’incontro. La difesa ha quindi chiesto la revoca della misura cautelare, ritenendo che si trattasse di un errore o di un equivoco.
Il Giudice ha preso atto delle evidenze presentate e ha deciso di rivedere la misura cautelare.
Antonio Fusco, il principale indagato, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, mentre Mirella Salvadori ha dichiarato che, secondo la sua versione, all’incontro erano presenti solo lei e lo chef.