ritorno al dibattito pubblico

Porto di Foce Verde, il PD: “Serve un progetto concreto”

"Necessario un approfondimento tecnico in commissione, con esperti e progetti chiari"

Porto di Foce Verde, il PD: “Serve un progetto concreto”

Il Consiglio comunale ha riaperto oggi il dibattito sul Porto di Foce Verde grazie alla mozione presentata dal consigliere Alessandro Porzi. Il Partito Democratico, rappresentato dal Capogruppo Valeria Campagna, ha espresso la propria posizione in merito.

Critiche alla maggioranza

Campagna ha accolto con favore il ritorno del tema al centro del dibattito pubblico dopo anni di attesa, ma ha sollevato forti perplessità riguardo all’approccio della maggioranza. Ha anche manifestato dispiacere per l’assenza della Sindaca Matilde Celentano, che è intervenuta solo verso la fine della discussione, evitando un confronto approfondito su un argomento cruciale per il futuro del litorale e dell’economia locale. “È la prima volta che assistiamo a questa assenza: la Sindaca è sempre presente per inaugurazioni e tagli di nastri, ma sembra mancare quando si tratta di questioni di pianificazione e sviluppo strategico per la città,” ha commentato Campagna.

Necessità di un approccio strutturato

La mozione ha riaperto il dibattito, ma secondo il PD non è sufficiente per affrontare un’infrastruttura di tale importanza. “Serve un approfondimento tecnico in commissione, con progetti concreti e la presenza di esperti: urbanisti, specialisti in tutela costiera e servizi demaniali. È fondamentale un percorso trasparente e condiviso, non annunci privi di fondamento,” ha sottolineato Campagna.

Le promesse del passato

Campagna ha messo in evidenza come il centrodestra pontino abbia storicamente trasformato grandi opere in mera propaganda, evidenziando decenni di promesse elettorali legate a infrastrutture come il porto, l’aeroporto e l’autostrada, che hanno portato a risultati scarsi e a un carico di cantieri incompiuti e debiti per la collettività. Ha citato l’eredità dell’ex Sindaco Vincenzo Zaccheo, sostenitore del porto a Foce Verde e presente in aula, come simbolo di promesse mai realizzate, con un elenco di progetti falliti che include ex Icos, Metro Leggera e Cittadella Giudiziaria.

Dubbi sulla gestione attuale

“Alla luce di questo lungo elenco di fallimenti, è legittimo chiedersi cosa possa essere diverso oggi. Perché dovremmo credere a ciò che è stato solo propaganda per vent’anni?” ha chiesto Campagna. Ha inoltre sottolineato la mancanza di una linea unitaria: mentre a livello comunale si riapre il confronto, in Regione la Giunta Rocca ha escluso il Porto di Foce Verde dal piano regionale, mentre a livello nazionale si spinge per il porto a Rio Martino.

Una visione sostenibile

Il PD è favorevole a una riqualificazione di Foce Verde, purché sia sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico, ma resta fondamentale la domanda: “Con quale progetto? Si intende riproporre il vecchio disegno di vent’anni fa o è tempo di avviare una progettazione nuova, in linea con i vincoli attuali e con garanzie finanziarie e ambientali?” Finché non ci saranno risposte chiare, ogni buona intenzione rischia di rimanere lettera morta.

Per queste ragioni, Campagna ha richiesto che il tema venga rimandato in Commissione Urbanistica per un esame approfondito, inclusi progetti preliminari e pareri tecnici, coinvolgendo anche i portatori di interesse come Regione, Parco, associazioni ambientaliste e operatori economici. “Senza questo passaggio, l’approvazione della mozione rischia di diventare l’ennesimo annuncio privo di effetti concreti,” ha concluso.

“La nostra città ha bisogno di visione, trasparenza e concretezza. Non possiamo accettare l’ambiguità di una maggioranza che promette tutto e realizza nulla. Siamo disponibili a collaborare per un progetto che metta al centro la sostenibilità e l’interesse collettivo, non le passerelle elettorali,” ha affermato Campagna.