Domani, al Senato, si svolgerà una conferenza stampa per presentare la proposta di legge che prevede l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla morte del Carabiniere di Sonnino, Vittorio Iacovacci, e dell’ambasciatore Luca Attanasio, uccisi in un agguato nella Repubblica Democratica del Congo il 22 febbraio 2021. Questa iniziativa è promossa dalle famiglie delle vittime, sostenute da numerosi parlamentari, tra cui il Senatore Marco Lombardo (Azione), primo firmatario della proposta.
Nei mesi scorsi, era emersa l’esigenza di una commissione d’inchiesta in grado di approfondire le indagini e ottenere risultati più significativi rispetto a quelli raggiunti dalla procura di Roma, che ha archiviato il caso con un non luogo a procedere. L’indagine non ha potuto toccare i dirigenti del Programma Alimentare Mondiale, Rocco Leone e Mansour Rwagaza, a causa dell’immunità diplomatica di cui godono. Tuttavia, la procura militare di Kinshasa ha condannato all’ergastolo sei presunti esecutori dell’agguato.

In seguito a un incontro bipartisan, organizzato dal consigliere del PD Pierfrancesco Majorino, è emersa l’urgenza di ottenere «verità e giustizia», portando alla proposta di questo strumento che potrebbe aggirare la questione dell’immunità diplomatica. Il progetto ha ricevuto un ampio consenso politico e è stato trasformato in disegno di legge dall’onorevole Maria Chiara Gadda (Italia Viva), presentato alla Camera il 26 marzo scorso. È importante sottolineare che lo Stato Italiano non si è mai costituito parte civile nel processo contro il PAM per gli omicidi di Attanasio e Iacovacci. Domani rappresenterà quindi una giornata cruciale per la ricerca della verità.