Nel territorio di Latina, le segnalazioni di malattie professionali sono aumentate da 633 nel 2020 a 1.062 nel 2024, registrando un incremento del 67,8%. La CGIL di Frosinone e Latina ha reso pubblici questi dati in occasione della Settimana Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro, sottolineando che tale crescita è un chiaro indicativo della scarsa prevenzione e degli investimenti insufficienti nell’innovazione dei processi produttivi.
Analisi dei dati
“Analizzando i dati – spiega la CGIL – le malattie del sistema osteomuscolare dominano, con denunce che sono passate da 523 a 942 tra il 2020 e il 2024. Le malattie del sistema nervoso hanno raggiunto 38 casi nel 2024, mentre quelle dell’orecchio si attestano a 31. Nel 2024, si registrano 282 denunce tra i 55 e i 59 anni, 284 tra i 60 e i 64, e 145 tra i 65 e i 69 anni. Circa il 72% delle denunce proviene da lavoratori over 55.
La CGIL di Frosinone e Latina richiede azioni concrete sia alle aziende che alle istituzioni, in particolare alla Regione Lazio, che sta tardando nell’attuazione completa del piano regionale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, fondamentale per affrontare molte problematiche attuali. È necessaria una significativa iniezione di risorse e personale negli enti dedicati alla formazione, prevenzione e controllo delle norme sulla salute e sicurezza.
In collaborazione con il nostro Patronato Inca CGIL e con i delegati nei luoghi di lavoro, stiamo portando avanti un’importante campagna di sensibilizzazione riguardo la denuncia delle malattie professionali e la contrattazione di misure volte a garantire salute e sicurezza. Siamo impegnati a definire il protocollo attualmente in discussione presso la Prefettura, che potrebbe delineare strumenti e azioni per affrontare questa problematica e promuovere una cultura della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La nostra mobilitazione continuerà per fermare l’emergenza nei luoghi di lavoro e mettere al centro le persone nel modello di sviluppo e di impresa.