Un compleanno che si intreccia profondamente con la storia d’Italia. Durante le celebrazioni per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha omaggiato Ivo Castellucci, reduce di Cisterna, che oggi festeggia 104 anni. Dopo la tradizionale deposizione della corona d’alloro al Sacello del Milite Ignoto, il Presidente, accompagnato dal Ministro della Difesa Guido Crosetto, ha salutato i rappresentanti delle Forze Armate.
Ivo Castellucci ha suscitato particolare emozione tra i presenti: il Presidente si è fermato per stringergli la mano, e con orgoglio, Ivo si è alzato in piedi per immortalare il momento con una foto insieme, un gesto semplice ma carico di significato. La storia personale di Castellucci è intimamente legata a quella della Nazione. Nato il 4 novembre 1921, giorno della tumulazione del Milite Ignoto a Roma, è testimone diretto di un secolo di storia italiana. Durante la Seconda guerra mondiale, servì come soldato del Genio Guastatori dell’Esercito in Africa Settentrionale. Rimase gravemente ferito in Tunisia a causa dell’esplosione di una granata; le schegge lo colpirono in diverse parti del corpo, tanto che i medici dell’ospedale da campo decisero di curarlo prima dei soldati inglesi, vista la gravità delle ferite. Oggi porta con sé le schegge come segno indelebile di quel sacrificio. Dopo la degenza, fu trasferito in un campo di prigionia in Egitto e successivamente in India, dove rimase fino alla fine del conflitto.
Lo scorso anno, Castellucci aveva ricevuto gli auguri personali della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni; quest’anno, invece, ha celebrato il suo importante traguardo accanto al Capo dello Stato, accolto sull’Altare della Patria con tutti gli onori militari. “Ivo, nato nella storica via dell’Anello di Cisterna – ha commentato il sindaco Valentino Mantini – rappresenta un testimone vivente della memoria, del coraggio e della dedizione al servizio dell’Italia. La stretta di mano con il Presidente Mattarella è motivo di orgoglio per Cisterna e segna un momento di profonda commozione, in cui la storia d’Italia ha stretto la mano alla propria memoria.”