“Con 93 mila capi, l’Agro Pontino è un pilastro della bufalicoltura italiana. Tuttavia, il calo di 30 centesimi sul prezzo del latte ha un impatto devastante, comportando perdite superiori a 30 milioni di euro per le aziende del settore. È fondamentale adottare una strategia integrata per stabilizzare la filiera, rafforzare la competitività e incentivare gli investimenti. Il Distretto Bufalino dell’Agro Pontino e il Polo Universitario Agricolo sono strumenti attesi da tempo, necessari per rafforzare il tessuto economico e attrarre capitale, non solo finanziario ma anche umano, supportando la nascita di nuove start-up e spin-off tecnologici. Pertanto, Confagricoltura Latina continuerà a sostenere questo percorso con responsabilità e visione, appoggiando l’iniziativa del Comune di Pontinia, capofila insieme alle amministrazioni di Latina, Sezze, Fondi, Terracina, Sabaudia, Priverno, Sermoneta, Prossedi, Maenza e Roccasecca dei Volsci, per l’istituzione del Distretto Bufalino”.
Queste le parole di Mauro D’Arcangeli, direttore di Confagricoltura Latina, a pochi giorni dal successo della manifestazione “Lady Bu”, la sagra della bufala che si è svolta a Pontinia lo scorso fine settimana, dove Confagricoltura ha partecipato con sei stand, insieme a diverse aziende associate.
Il valore della filiera bufalina
La filiera bufalina pontina riveste un’importanza fondamentale per il territorio, sia per il suo valore produttivo che per il suo significato culturale e tradizionale. Con oltre 93 mila capi allevati in provincia di Latina, la produzione di latte si attesta tra i 100 e i 120 milioni di litri annui, pari a circa il 20% dei 404 milioni di litri prodotti a livello nazionale.
“Questi numeri – spiegano dall’organizzazione agricola – evidenziano la solidità del comparto, che rappresenta il secondo polo bufalino d’Italia, dopo Caserta e Salerno. Questa crescita è stata possibile grazie a imprese più strutturate rispetto alla media regionale, capaci di investire in manodopera qualificata, tecnologie avanzate e innovazione”.
Le sfide del settore
Nonostante l’espansione del valore generato dalla filiera, Confagricoltura Latina mette in evidenza le criticità che mettono sotto pressione gli allevatori, a partire dalla riduzione del prezzo del latte bufalino.
“È per questo – afferma il vicepresidente di Confagricoltura Latina, Stefano Maria Boschetto, intervenuto anche in occasione del convegno organizzato durante la sagra – che gli strumenti di sviluppo attesi dal territorio, come il Distretto Bufalino e il Polo Universitario Agricolo, rivestono un’importanza strategica per rafforzare la filiera, attrarre capitale umano e tecnologico, e consolidare un sistema produttivo che è già un punto di forza dell’economia provinciale”.
“Questi temi – conclude D’Arcangeli – sono stati al centro delle nostre attività durante la Sagra Lady Bu a Pontinia, dove la nostra organizzazione ha ottenuto un grande successo grazie al team di Confagricoltura Latina e alla presenza delle aziende associate: Piergiorgio Antocchi, Fuschi Antonio, Dominio Collettivo Asbuc di Giulianello, Diamante Verde e Nonno Nicola, a cui va il nostro più sentito ringraziamento per aver rappresentato alcune delle eccellenze del nostro territorio. Un ringraziamento che estendo anche al Caseificio Macchiusi, alla Strada del Vino di Latina, all’Ais Lazio e a Rubens Floricoltura Bonato per l’allestimento floreale dei nostri stand”.