Questa mattina, su ordine della Procura di Latina, i Carabinieri del Nucleo Investigativo, sotto la direzione del tenente colonnello Antonio De Lise, hanno effettuato perquisizioni in vari uffici della provincia. Tra questi figurano l’Agenzia delle Entrate di Latina e tre centri di assistenza fiscale (CAF) situati a Terracina, Sezze e Cisterna. Gli accertamenti hanno interessato un impiegato dell’Agenzia, insieme a dipendenti e gestori di due CAF affiliati alla Uil, a Terracina e Sezze, e uno autonomo a Cisterna. Tutti sono stati iscritti nel registro degli indagati.
Un sistema illecito
Le indagini, che si sviluppano su due filoni distinti, sono condotte dai sostituti procuratori Giuseppe Bontempo e Giuseppe Miliano. Al centro dell’inchiesta c’è un presunto schema illecito volto a eludere il decreto Flussi, permettendo a immigrati, soprattutto di origine indiana, di entrare in Italia grazie a documenti falsificati.
Secondo le informazioni raccolte, gli indagati avrebbero agito per interessi personali, creando un meccanismo fraudolento che coinvolgeva aziende, reali o fittizie, per fornire falsi contratti di lavoro e locazione agli immigrati.
Tuttavia, una volta giunti nel paese, questi immigrati si ritrovano privi di stabilità e spesso finiscono per essere sfruttati, vivendo in condizioni di illegalità e precarietà.
Le indagini sono ancora in corso e si sta valutando la posizione di ulteriori soggetti coinvolti.