Un nuovo episodio di violenza ha colpito le case Arlecchino, situate nella zona degli alloggi popolari di via Guido Rossa. Nella stessa scala dove, soltanto 24 ore prima, era stato sgomberato l’appartamento dei fratelli Bevilacqua, sono state rinvenute diverse bottiglie incendiari. Almeno una di esse è esplosa, mentre altre tre sono state scoperte dalla polizia nel porticato, causando danni significativi al quadro dei contatori.
Questo attacco segue un episodio simile avvenuto il 14 settembre, quando i residenti furono nuovamente presi di mira. In quell’occasione, un ordigno esplose nei pressi del civico 10. L’allerta è scattata intorno all’1:30, con l’intervento dei vigili del fuoco che, oltre a domare le fiamme, hanno proceduto all’evacuazione degli appartamenti colpiti dal fumo, rendendo l’aria irrespirabile. Fortunatamente, non si registrano intossicati, come confermato dai sanitari presenti sul posto, che hanno assistito i condomini, visibilmente scossi dagli eventi recenti.
Le indagini sono condotte dalla Squadra Mobile e dalla scientifica della Questura, che hanno effettuato rilievi e ascoltato i residenti. Sebbene al momento non siano emersi movimenti sospetti, si ipotizza un possibile legame con la revoca dell’assegnazione dell’appartamento dei fratelli Fausto ed Ernesto Bevilacqua, di 50 e 59 anni, arrestati a febbraio dai carabinieri. Ieri, le forze dell’ordine hanno provveduto allo sgombero del loro alloggio.