Cade l’accusa di associazione mafiosa e quella di semplice associazione a delinquere per il ramo della famiglia Di Silvio guidato da Giuseppe Romolo Di Silvio, coinvolto nel processo Scarface. La Corte d’Appello di Roma, dopo il rinvio della Cassazione, ha escluso entrambe le accuse, comportando una significativa riduzione delle pene inflitte in primo grado: da 161 anni complessivi si è passati a 38 anni e quattro mesi.
Le nuove condanne
Tra le condanne più rilevanti, si annoverano: 6 anni a Giuseppe Romolo Di Silvio e 5 anni e 10 mesi a Fabio Di Stefano, con pene variabili tra 2 e 6 anni per gli altri imputati. L’inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e condotta dalla Squadra Mobile di Latina, aveva portato nel 2021 a 33 arresti per traffico di droga, estorsione e porto abusivo d’armi. Tuttavia, i giudici hanno deciso di esaminare le posizioni individualmente, ridimensionando il quadro accusatorio.