Il Presidente della Provincia, Gerardo Stefanelli, ha dichiarato che il Cda di Acqualatina deve dimettersi, non ci sono alternative. Questa affermazione è arrivata dopo il rifiuto, da parte dei comuni, dell’aumento di capitale di 30 milioni di euro. “Se non c’è la fiducia dei soci, non vedo altre possibilità. La Presidente deve fare un passo indietro” ha affermato in un’intervista a Lazio TV, che andrà in onda oggi in tutte le edizioni dei TG alle 13.30, 19.30 e 23.10. La posizione decisa di Stefanelli ha già trovato il sostegno di numerosi comuni.
Aumento di capitale necessario
Secondo quanto dichiarato da Acqualatina, la richiesta di aumento di capitale deriva da presunti problemi di liquidità del gestore e dalla difficoltà di accedere a un mercato più ampio di fornitori. Attualmente, Acqualatina paga a 18 mesi e pochi fornitori sono disposti a lavorare con queste tempistiche, e quando lo fanno, non possono garantire standard di qualità elevati.
Questioni irrisolte
Il Presidente Stefanelli ha sollevato interrogativi sull’opportunità di investire 30 milioni di euro in una società come Acqualatina, che si avvicina alla scadenza della concessione, chiedendo ripetutamente chiarimenti sulle cause strutturali dei problemi finanziari.